Restare aggrappati alla vita fra le onde scure.
Così ha fatto Yasmine, questa bambina coraggiosa. Si è salvata la pelle, la carne.
Ma ora, che abbiamo questa bambina fra le braccia, come può salvare da sola anche il suo domani?
Il progetto di accoglienza che gestiamo assieme alla Cooperativa Sociale Dalla Stessa Parte si chiama Mister Grab (“to grab” – afferrare) perché, dopo essersi tenuti aggrappati a una camera d’aria, a una barcarola, a qualsiasi cosa ci tenga a galla, questi esseri umani hanno bisogno di riuscire ad afferrare una possibilità, di aggrapparsi anche alla speranza di un futuro diverso.
Anni fa, un’altra Jasmine e la sua mamma si sono aggrappate a un filo di speranza che abbiamo raggomitolato insieme, fino al loro abbraccio.
Oggi, leggendo di una bambina di 11 anni che porta lo stesso nome, l’unica sopravvissuta tra 45 naufraghi che ha lottato tra la vita e la morte aggrappata a due camere d’aria, non possiamo non ricordare ciò che abbiamo raccontato con Barbara Rosanò, regista e fondatrice dell’Associazione Culturale Kinema, nel documentario dedicato alla storia del ricongiungimento familiare di Jasmine e la sua mamma.
Perché il mare non dovrebbe mai essere il luogo dove si decide il destino di una bambina.
Ogni vita strappata alle onde è un promemoria.
Elisa Dosio – Operatrice di Mr. Grab