A migrare, a decidere di partire per un viaggio duro, incerto e pericoloso sono le persone più forti, quelle che hanno maggiori possibilità di sopravvivere. Spesso per questi motivi i bambini rimangono nei loro paesi e partono i genitori con la speranza di raggiungere l’Europa per poter garantire un futuro ai loro figli.
Da quando lavoriamo con i migranti abbiamo incontrato tanti genitori che sognano di ricongiungersi con i loro figli. Figli che non vedono da mesi, anni. La maggior parte di questi bambini non hanno documenti e sono esposti a pericoli svariati (malnutrizione, malattie, human traffic, sexual traffic, ecc)
Ma una soluzione c’è: i ricongiungimenti familiari. Questi percorsi però richiedono tempo, energie, costruzioni di reti sicure in loco, avvocati e tanto altro.
Ricongiungimenti familiari: una storia vera
Tra il 2019 e il 2020 abbiamo lavorato insieme a UNHCR, OIM, Save the Children e Studio Legale Veglio a un ricongiungimento di una minore somala che era a rischio vita (su di lei gravava una sentenza di lapidazione). Dopo più di un anno di un difficilissimo lavoro di mediazione, dopo aver coinvolto gli organi governativi alla chiesa, le ONG che si trovavano in loco, avvocati e associazioni ce l’abbiamo fatta. La bambina coinvolta nel ricongiungimento ha finalmente riabbracciato sua mamma.
Oggi, quello che ci chiediamo e che ci fa profondamente riflettere è: se non ci avessimo creduto e se non avessimo lottato (perché si è trattato di una vera e propria battaglia) questa bambina e la sua mamma non si sarebbero mai riabbracciate. Vogliamo continuare a lottare a fianco di tante altre famiglie!
Insieme alle persone coinvolte, abbiamo deciso quindi di raccontare questa storia: nei prossimi mesi uscirà un documentario e la nostra campagna di comunicazione del 5×1000 di quest’anno l’abbiamo dedicata ai ricongiungimenti familiari.
Perché in un anno come questo in cui abbiamo toccato con mano limiti, deprivazioni e distanza, vogliamo costruire e credere in un mondo in cui genitori e figli possano riabbracciarsi, superando i km di terra e mare che potrebbero dividerli per sempre.
Clicca qui per visitare la nostra pagina con le istruzioni per donare il tuo 5×1000!
*Per tutelare la privacy delle protagoniste sono stati usati nomi e volti non corrispondenti alla realtà, ma la storia è vera.