Per far sì che uno spazio pubblico non rimanga un contenitore, un “ mero” erogatore di servizi, ma divenga un Luogo che occupa un suo posto nella città, nel quartiere, nella via e che a sua volta venga abitato, più o meno transitoriamente, da persone, deve essere prima di tutto riconosciuto o, nei casi peggiori, scoperto per la prima volta dalla comunità.
I Jazz Blitz, chiamati così dal Torino Jazz Festival 2018, sono state vere e proprie improvvisazioni musicali, organizzate nel mese di aprile e create ad hoc per i luoghi dell’assistenza e dell’accoglienza della Città, aperte a tutta la cittadinanza.
Blitz disarmati e festosi hanno riguardato anche le Casa di Ospitalità Notturna Carrera, Tazzoli e Reiss Romoli che per loro natura sono ambienti attivi la notte, talvolta posti in punti non troppo evidenti, che riguardano i bisogni di una fetta di popolazione che molto spesso risulta essere invisibile.
I Jazz Blitz: perché e per chi aprire una C.O.N.?
Aprire le porte di una C.O.N. per vedere cosa c’è dentro quegli spazi a cui non mi son mai avvicinato prima d’ora. Per conoscerli, apprezzarli nella loro imperfezione e sapere qualcosa in più del quartiere in cui abito. Per allenarsi a non separare, a non credere che esistano luoghi di serie A e di serie B che in quanto tali vanno lasciati distanti dalla vista.
Aprire le porte di una C.O.N. per ri-vedere quegli spazi che conosco bene, magari da anni, accogliere e contenere altro ed altri. Non si tratta di diversivi che cercano di “sedare”, diluire per un po’ le difficoltà.
Sono occasioni per ascoltare buona musica dal vivo ed osservare la bellezza di uno spazio che per una volta è visto con lenti estranee all’ordinario. Per condividere con altri un momento di festa.
È ingenuo e pretenzioso agire e scegliere, come singoli o come gruppi, credendo di fare qualcosa di “giusto”, buono o utile ma questa dei Jazz Blitz è parsa una buona chance per aprire occhi, orecchie, porte e finestre.
Che sia la musica il pretesto o che sia altro…aprire è probabilmente sempre una buona idea.