E all’improvviso cambia tutto. Il divieto assoluto di poterci incontrare e fare insieme.
Come ogni giorno da sempre.
Mi sembra una follia, ma è verità.
Scopro un nuovo modo di lavorare, nuove opportunità di rimettersi in gioco, nuove difficoltà.
E scopro dettagli di famiglie, tenere dolcezze, nuove ingenuità, incertezze e colori umani mai osservati prima
Guardo l ‘altro attraverso lo schermo ed ho paura di non arrivargli alle orecchie, allo stomaco, al cuore. Ma non è così. La relazione è anche parola piena di intenzione.
Si “entra” nelle case con complessità e sfida e via via si alternano momenti di gioco, di musica, di cucina, di didattica, di intrattenimento, di ascolto, di rumori. Tanti rumori.
Ma noi siamo anche questo: rumori che vanno gestiti e resi armonici.
Così creiamo insieme il nostro pentagramma virtuale. E tutto prende una forma nuova, ciò che rimane è il nostro crederci, le nostre energie creative.
Siamo Artemista, siamo nuovi colori, nuovo caos, nuova arte, educazione, cambiamento, conflitto.
L’ipotizzare nuovi modi di stare insieme, oltre la distanza, mi fa sentire sospesa. E sono ancora alla ricerca di parole “giuste” per rassicurare l’altro.
Ma certa che torneremo ad essere “gruppo”.
Graziella Cristiano
“Sguardi oltre lo schermo” è una raccolta di punti di vista di operatori e operatrici di Stranaidea sul lavoro sociale ai tempi del Covid-19. Perchè andrà tutto bene, se andrà bene per tutti